I termini “multilinguismo” e “plurilinguismo” vengono spesso usati come sinonimi, in forma sia scritta che orale. Tuttavia, i loro significati sono molto diversi l’uno dall’altro.
Che cos’è il plurilinguismo?
Il termine “plurilinguismo” proviene dal latino “pluri-” e “-lingua”, che significa letteralmente “più lingue”.
Si parla di plurilinguismo per definire una persona che è capace di comunicare in più lingue (generalmente in tre o più lingue). Ad esempio, un francese che si esprime nella propria madrelingua e che è anche in grado di parlare in inglese, in spagnolo ed in italiano è plurilingue.
Non è necessario padroneggiare perfettamente le lingue per essere qualificati come plurilingue. È sufficiente essere in grado di mobilitare risorse linguistiche sufficienti per comunicare con diversi interlocutori.
Si parlerà più specificamente di “bilinguismo” quando la persona domina correntemente due lingue e di “trilinguismo” quando ne domina tre. Oltre le tre lingue, un individuo sarà definibile come plurilingue o poliglotta. Se invece l’individuo parla una sola lingua, si utilizzerà il termine “monolinguismo” o anche “unilinguismo”.
Che cos’è il multilinguismo?
Il termine “multilinguismo” è invece utilizzato per descrivere la coesistenza di più lingue all'interno di uno stesso gruppo sociale o di uno stesso territorio.
Ad esempio, il Canada, dove si parla sia il francese che l’inglese, e il Belgio, dove sono utilizzati il francese, il tedesco e l'olandese, sono paesi multilingui. Analogamente, un’azienda che lavora in più lingue o una scuola in cui le lezioni vengono tenute in diverse lingue, sono dette multilingui. O ancora, se un canale televisivo diffonde contenuti in più lingue, potrà essere definito multilingue.
Quando utilizzare i termini multilingue e plurilingue?
In breve, si userà il termine “multilingue” per descrivere un paese, un luogo o un’istituzione in cui si parlano più lingue. Il termine “plurilingue”, invece, servirà a denotare un individuo che si esprime in più lingue. Nell’uso di tutti i giorni, la confusione tra questi due termini è frequente, ma da un punto di vista linguistico è importante fare questa distinzione, che è stata tra l’altro messa in rilievo dalla Divisione delle Politiche linguistiche del Consiglio d’Europa.
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