Le grosse aziende spesso producono non soltanto prodotti da distribuire all’interno del singolo Paese, ma anche di più Stati se non, addirittura, talvolta continenti. La distribuzione mondiale dei propri servizi o prodotti è l’obiettivo di ogni azienda ambiziosa: ogni piccola e media impresa vorrebbe vedere il proprio nome inserito nell’elenco dei grandi marchi noti alla popolazione di tutto il mondo.
Un risultato di tale misura comporta grandissimi vantaggi economici e di lustro, ma anche un grande lavoro ed un’ottima organizzazione a livello amministrativo, logistico e ogni altro settore riguardante l’azienda. Uno sviluppo di tale guisa comporta anche l’assunzione di personale maggiormente qualificato e specializzato nella particolare mansione che dovrà svolgere. Nello specifico ci riferiremo alla capacità di traduzione che essi dovranno avere.
Prendiamo in considerazione, ad esempio, due figure che possono fungere da campione in rappresentanza delle figure interne ad un’azienda che distribuisca i propri prodotti o servizi a livello mondiale: gli addetti all’assistenza clienti, ovvero i centralinisti, e gli addetti al trasporto della merce, ovvero i camionisti.
Gli addetti alla costumer assistence devono riuscire a rispondere alle esigenze non solo dei clienti della medesima nazionalità della sede aziendale, ma anche a quelli parlanti altre lingue. Devono essere in grado di tradurre tante più lingue quante più saranno quelle parlate dai clienti della lingua multinazionale. I centralinisti non solo devono saper tradurre i vocaboli del parlato quotidiano, ma devono essere in grado di tradurre i termini tipici del settore di vendita dell’azienda. Spesso la loro mansione comporta anche la relazione con i fornitori e, di conseguenza, la necessità di saper tradurre conversazioni a tema commerciale.
Gli addetti al trasporto della merce, forse tanto quanto i centralinisti, devono essere in grado di tradurre le frasi della conversazione quotidiana in molte lingue. Il loro lavoro comporta infatti di vivere sempre in viaggio, sempre a contatto con persone di diverse nazionalità, le quali sapranno tradurre più o meno la lingua inglese. I camionisti devono quindi saper tradurre la lingua parlata nel Paese in cui dovranno consegnare la merce o anche solo transitare; dovranno essere formati nella traduzione non solo a fini lavorativi, ma anche per poter semplicemente compiere le azioni della vita quotidiana. Necessitano, ad esempio, di consumare spesso i pasti in punti di ristoro, quindi devono tradurre perlomeno i minimi termini indispensabili per ordinare una pietanza al ristorante. Possono avere bisogno di chiedere informazioni circa alcune indicazioni stradali e ciò comporta la conoscenza della traduzione dei vocaboli inerenti alle direzioni e le distanze chilometriche. Ovviamente possono desiderare conversare con qualche persona incontrata durante una sosta qualsiasi, anche per il semplice fine di avere compagnia; ciò implicherà la traduzione delle frasi tipiche della quotidianità informale.
Quelli riportati sono solo due degli esempi che semplificano come la crescita a livello internazionale di un’azienda si traduca in un innalzamento del livello delle capacità richieste ai dipendenti della stessa, prima fra tutte le competenze di interpretariato.
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